Presto o tardi, chiunque abbia a che fare con l’elaborazione o la stesura di una storia si trova di fronte a una serie di difficoltà, tra cui il temutissimo blocco dello scrittore, che consiste nell’incapacità di proseguire nel racconto o, peggio ancora, nel non riuscire a trovare idee per iniziarne uno. Non è una situazione felice in cui ritrovarsi, soprattutto quando vi hanno chiesto di partecipare a un’antologia, avete detto di sì anche con un certo entusiasmo, ma pur frugando nella vostra testa non trovate nulla di interessante e, anzi, osservate solamente il nulla cosmico (tristi storie vere di vita vissuta! :-D).

Tuttavia, nulla è perduto e la tecnica che sto per spiegarvi può essere di grande aiuto sia a chi già scrive ed è a corto di idee, sia a chi vuole iniziare a cimentarsi con la scrittura ma non sa da che parte iniziare

Cos’è la riscrittura?

La tecnica della riscrittura consiste nello scrivere più volte la stessa frase, aggiungendo dettagli a ogni riscrittura

Mi spiego meglio. 

Partiamo dalla peggiore delle ipotesi: vogliamo scrivere un racconto, ma non abbiamo nessuna idea, nessuna linea guida, nemmeno l’ombra di una trama. Pensare e ripensare non ci sarà di grande aiuto, meglio lasciarsi ispirare da quello che si ha intorno. Potete osservare gli oggetti della vostra stanza o guardare fuori dalla finestra o, ancora, cercare nella vostra memoria un’immagine, una scena o una frase che avete sentito in qualche film o letto in un libro. Va bene tutto.

Per esempio, l’altro giorno, finita la doccia, ho osservato la mia immagine allo specchio: vedevo tutto sfuocato. Un po’ perché il bagno era saturo di vapore, un po’ perché sono miope e senza occhiali vedo male (:-D), fatto sta che mi sono avvicinata ancora di più per vedere meglio la mia immagine riflessa. E se da un lato ho messo meglio a fuoco il mio viso, dall’altra ho perso i dettagli sullo sfondo. Così ho cominciato a pensare che forse alle mie spalle si celava un mondo sconosciuto o che il mondo sconosciuto era nello specchio e sarebbe bastato attraversarlo per arrivarci.

Poi ho iniziato ad avere pensieri inquietanti, legati a una vecchia puntata di American Horror Story (per la precisione mi riferisco all’episodio  6 della prima stagione Piggy piggy, con un magistrale Eric Stonestreet. Se l’avete vista, sapete di cosa parlo, se invece non la conoscete forse è meglio. Quantomeno vivrete l’esperienza di avere una doccia alle vostre spalle in modo più sereno! :-D) e per distrarmi ho iniziato ad ascoltare un vocale. Ma, in pieno delirio horrorifico, anche la voce che usciva dal mio dispositivo ha iniziato a sembrarmi strana… Così mi sono vestita in fretta e sono uscita dal bagno, ma nei giorni successivi ho continuato a guardare con sospetto lo specchio e anche la doccia…

Credo che abbiate afferrato il concetto: qualsiasi cosa può trasformarsi in una storia. Basta aggiungere, di volta in volta, nuovi dettagli. L’esempio che vi ho fatto qui sopra (e che giuro essere vero! :-D) dimostra come un banale specchio da bagno può essere l’inizio di un racconto horror. 

Ora però voglio mostrarvi un esempio scritto di quanto vi ho raccontato finora.

Come applicare la tecnica della riscrittura

Vediamo da vicino come utilizzare questa tecnica, tanto semplice da poter essere utilizzata da tutti ma, al tempo stesso tanto funzionale da permettere di generare una quantità infinita di idee.

Partiamo da una piccola frase.

Un’automobile percorre la via.

A questo punto, riscriviamola aggiungendo qualche dettaglio, come ad esempio il luogo in cui si svolge l’azione e un dettaglio riguardante l’automobile.

A Milano, un’automobile dalla carrozzeria nera come la pece percorre le vie della città.

Ora possiamo chiederci: chi sta guidando l’automobile? E in quale strada?

A Milano, un’automobile dalla carrozzeria nera come la pece, guidata da un individuo incappucciato, percorre a velocità sostenuta le vie principali della città.

Quella che abbiamo scritto non è ancora una trama, ma iniziamo ad avere degli elementi importanti. Sappiamo che il personaggio alla guida porta un cappuccio e che ha fretta. Perché l’uomo cela la sua identità? Da chi o cosa sta scappando?

A Milano, durante una notte estiva, un’automobile dalla carrozzeria nera come la pece, guidata da un losco individuo incappucciato e dallo sguardo scaltro, percorre a velocità sostenuta le vie principali della città, in cerca della sua prossima vittima.

Il nostro personaggio non sta fuggendo, visto come abbiamo impostato i nuovi dettagli. È un serial killer in cerca della sua prossima vittima e, probabilmente, guida ad alta velocità in preda alla furia omicida.

Durante un’afosa notte estiva, per le strade deserte di Milano, un’automobile dalla carrozzeria nera come la pece, percorre a velocità sostenuta le vie principali della città. Alla guida della vettura, si scorge un losco individuo incappucciato, dallo sguardo scaltro e attento, pronto a fermarsi quando avrà individuato la sua prossima vittima, preferibilmente giovane e bionda.

Come avete visto, in pochi passaggi, abbiamo creato un’idea su cui lavorare. Possiamo continuare così all’infinito, aggiungendo elementi, dettagli, nuovi personaggi che entrano in scena. In linea teorica, è possibile scrivere un intero racconto, con la tecnica della riscrittura, ma, personalmente, penso sia utile soprattutto per sbloccarsi o per trovare nuove idee. 

Anche se ciò che abbiamo delineato finora non può essere considerata una vera e propria storia, possiamo continuare a lavorarci ponendoci una serie di domande che ci porteranno ad avere ancora più materiale su cui lavorare. 

Possiamo iniziare a immaginare chi sia il guidatore e perché sia diventato un serial killer. Ha subito un trauma da bambino? È pazzo? È un vecchio poliziotto in pensione che desidera ripulire il mondo da una certa tipologia di individui? 

Come vedete le realtà che vanno configurandosi sono molteplici, spetta solo a noi decidere quale direzione fare prendere alla nostra storia. 

Spero che questo primo approccio concreto alla scrittura creativa possa esservi utile. Ora non vi resta che guardarvi intorno e iniziare a scrivere! Prima di salutarvi, vorrei lasciarvi anche qualche spunto extra su cui lavorare ed esercitarvi usando la tecnica della riscrittura. Scegliete una delle tre tracce e sbizzarritevi! Se vi fa piacere, potete condividere con me i vostri esercizi inviandomeli a info@thenerdwriter.it

  1. Un adolescente si trasferisce.
  2. Una signora anziana si iscrive all’università.
  3. Un teatro è in stato di abbandono.