La mia vita è costantemente scissa tra lettura e scrittura, praticamente non faccio altro (se non mangiare, dormire, guardare Netflix e mettere la testa fuori di casa di tanto in tanto!). A volte – spesso ormai, a dire la verità – arrivo a sera con gli occhi distrutti. Vorrei leggere, ma non ci riesco: dopo un’intera giornata passata sui libri e davanti al monitor del computer sono davvero esausta. Tuttavia, l’idea di rinunciare alla lettura di un buon libro prima di dormire mi mette di pessimo umore, così ho deciso di provare con gli audiolibri. E, sorpresa, mi sono piaciuti!
Premessa importante (soprattutto per i puristi della carta stampata): l’esperienza di fruire di un testo tramite audiolibro è, ovviamente, diversa dalla lettura su carta o su e-reader, ma non per questo meno efficace. Ricordiamoci sempre che, al di là del supporto, è il contenuto a fare la vera differenza. Sono la prima a preferire i libri stampati per motivi di praticità personale (sottolineare e appuntare piccole riflessioni, ma anche mettere dei segnalibri e recuperare una o più pagine è davvero pratico con i cartacei), tuttavia anche e-book e audiolibri sono estremamente agevoli e funzionali. Il primo pregio in assoluto è la comodità di trasporto: quanti libri può contenere un leggerissimo e-reader? E l’app di audiolibri sul nostro smartphone? Un numero considerevole. E per i lettori forti risparmiare spazio in libreria e nella borsa non è cosa da poco. Ma torniamo al focus centrale di questo articolo: gli audiolibri e perché sono un modo alternativo per leggere.
Ascoltare qualcuno che legge per noi ci riporta a tempi lontani e mitici, quando la scrittura non esisteva e le conoscenze erano tramandate oralmente. O, più semplicemente, all’infanzia quando nonni e genitori ci leggevano le fiabe per farci addormentare. O ancora, per chi come me è nata e cresciuta nei favolosi anni Ottanta, alle audiocassette di favole da ascoltare a ripetizione fin quando si imparavano a memoria. Insomma, un modo nostalgico di intendere la lettura.
Quando utilizzarli
Ma, dato che i tempi mitici sono passati e l’infanzia è finita (sigh!), come possiamo utilizzare oggi gli audiolibri? Personalmente ho trovato almeno cinque modi per sfruttarli al meglio:
- Nei tempi morti. Quando siamo in fila dal medico o, peggio, alle poste o, ancora, quando aspettiamo che qualche amico ritardatario ci raggiunga.
- In viaggio. Che sia la solita strada per andare all’università o al lavoro o che sia il viaggio della vita, perché non ascoltare un buon libro?
- Mentre cuciniamo o riordiniamo casa. Sono azioni quotidiane e necessarie, ma con un buon libro diventano più piacevoli! 😉
- Durante l’attività fisica.
- Prima di dormire, per rilassarci e sognare ad occhi aperti prima di farlo a occhi chiusi! 😉
Potrei trovare molti altri momenti adatti all’ascolto, ma credo che il concetto sia chiaro: l’audiolibro è un mezzo utilissimo per riempire momenti altrimenti vuoti con un testo che può arricchirci. Un modo per continuare a crescere sempre, anche quando è impossibile tenere un libro fisico tra le mani. Personalmente mi ha cambiato la vita e, se all’inizio ero diffidente, ora credo di non poterne più fare a meno.
La mia app preferita: Storytel
Al momento ne ho provate due: Audible di Amazon e Storytel. La prima permette una prova gratuita di un mese, ma non mi ha convinto fino in fondo, motivo per cui ho rimandato l’utilizzo degli audiolibri per quasi un anno. La seconda, invece, è perfetta: non solo ha un catalogo vasto e in costante crescita, ma permette di ascoltare i libri anche off line e di impostare i tempi di lettura (cosa perfetta la sera, per evitare di addormentarsi senza spegnere l’applicazione). È possibile, anche in questo caso, fare una prova gratuita di quattordici giorni. Entrambe hanno un abbonamento fisso: 9,99 euro al mese, un prezzo onesto se si tiene conto della possibilità di ascoltare qualsiasi libro in catalogo senza nessuna limitazione di tempo. Personalmente consiglio Storytel, ma sentitevi liberi di trovare quella più adatta a voi!
Libri in ascolto
Al momento sto ascoltando Il conte di Montecristo di Alexandre Dumas, letto da Moro Silo di cui avevo già ascoltato Il maestro e margherita di Michail Bulgakov. Moro Silo (di cui si trovano poche informazioni su internet) è un narratore incredibile in grado di fare vivere le pagine degli autori che legge, interpretandole in modo strabiliante. Questo mi porta a un’ulteriore riflessione: quando leggiamo da soli, ascoltiamo esclusivamente la nostra voce e seguiamo il nostro ritmo personale. Quando a leggere è qualcun altro, invece, siamo obbligati a seguire tempi differenti, ad esercitare la capacità di ascolto e di concentrazione e a conoscere la storia attraverso gli occhi e l’interpretazione di un altro, cosa che ci regala nuovi punti di vista da esplorare.
Io mi sento di consigliare a tutti questa avventura; una traversata in compagnia non di uno, ma di due nuovi amici: l’autore e il lettore.