Quando ho iniziato a scrivere il mio romanzo, l’idea di pubblicarlo non mi sfiorava nemmeno. Ognuno di noi scrive per un motivo diverso, il mio era quello di dimostrare a me stessa di esserne in grado e di raggiungere uno degli obiettivi che mi ero preposta nella vita. Durante la stesura il mio unico pensiero era quello di portare a termine il mio racconto, al dopo non avevo ancora pensato.
Spesso è così, nel momento in cui si inizia a scrivere un libro, soprattutto se si tratta del primo, è probabile che l’idea della pubblicazione si presenti come nebulosa, sfocata, ancora troppo lontana nel tempo per prenderla davvero in considerazione. Tuttavia, presto o tardi, avremo tra le mani un dattiloscritto finito e non sapremo bene cosa farcene.
Le possibilità che ci si presentano sono due: chiuderlo in un cassetto o pubblicarlo.
Non esiste nessun obbligo prestabilito: si può, infatti, scrivere semplicemente per il piacere di farlo, per svagarsi, per liberarsi dei pensieri ossessivi, per sentirsi meglio. Dei nostri scritti possiamo disporre a nostro piacimento.
Se, però, pubblicare è qualcosa che desideriamo fare, dobbiamo tenere presente alcuni accorgimenti.
Vediamo insieme quali! 🙂
Qualche consiglio su come pubblicare un libro
1. Essere onesti con se stessi.
La prima cosa da fare è essere onesti con se stessi. Quello che abbiamo scritto è valido? Può essere interessante per qualcuno? Siate obiettivi. E se esserlo può sembrarvi troppo difficile, fate leggere il vostro libro a qualche conoscente, chiedendogli di essere brutalmente sincero. Ovviamente il conoscente in questione deve essere qualcuno che legge con una certa regolarità e che, magari, sia anche un appassionato del genere a cui appartiene il vostro libro.
2. Controllare scrupolosamente la forma.
Questo passaggio è di fondamentale importanza. Si tende a pensare che sia il contenuto la parte focale del nostro lavoro e, in un certo senso è vero. La storia contenuta nel nostro libro veicola uno o più messaggi e questi possono avere un indubbio valore. Tuttavia, se il testo ha errori di ortografia, un lessico poco curato, decine e decine di refusi, difficilmente sarà apprezzato dai potenziali lettori.
E, ve lo garantisco, qualsiasi editore serio inorridirebbe davanti a un congiuntivo sbagliato o a una sintassi caotica. Inoltre, nel caso di un romanzo, controllate con attenzione che non ci siano buchi o incongruenze gravi nella trama.
3. Rivolgersi a un editor professionista.
Quando il vostro dattiloscritto viene accettato da una casa editrice, automaticamente passa sotto una o più revisioni da parte di un editor, quindi in linea di principio rivolgersi a un altro editor prima di inviare il vostro lavoro a qualcuno è totalmente opzionale. Personalmente non l’ho fatto, ma ci sono casi in cui rivolgersi a un professionista può fare la differenza. Infatti, un occhio attento e allenato può realmente aiutarvi a individuare errori di trama e di forma e a migliorare significativamente il vostro testo, prima di sottoporlo ad agenzie letterarie o a case editrici.
4. Iniziate a cercare case editrici o agenzie letterarie interessate al vostro prodotto.
So che considerare un libro come un prodotto ,soprattutto se è un romanzo, può risultare spoetizzante, ma che ci piaccia o meno, un libro è un articolo commerciale a tutti gli effetti.
Di conseguenza, dobbiamo capire chi è interessato ad acquisire e a vendere il nostro lavoro. Per fare in modo di avere più possibilità e non perdere tempo, è importante capire quali sono le agenzie letterarie e le case editrici che si occupano della tipologia di testo che abbiamo scritto. È inutile proporre un saggio a una casa editrice che pubblica solo romanzi, così come è una perdita di tempo proporre un thriller a chi si occupa di romance. Quindi, iniziamo a capire quali sono le linee editoriali delle case editrici di nostro interesse, e cominciamo a scartare quelle che non sono adatte alla nostra proposta editoriale.
5. Inviare il dattiloscritto.
Nel momento in cui avremo stilato l’elenco delle case editrici e delle agenzie letterarie che potrebbero essere interessate al nostro lavoro, iniziamo a preparare un’email di presentazione e una sinossi del libro.
Presentatevi brevemente, spiegando perché siete interessati a pubblicare proprio con quella specifica casa editrice, allegate una sinossi chiara e puntuale e il file con il testo completo. Questo in linea generale, se, però, sul sito della casa editrice ci sono altre indicazione seguitele con attenzione.
6. Evitare le case editrici a pagamento.
Le case editrici a pagamento non vanno prese in considerazione. So che l’idea di vedere il vostro libro pubblicato vi sembra meravigliosa, ma non dovete investire dei soldi per questo. Il vostro lavoro lo avete già svolto scrivendo il libro. Ora sta alla casa editrice decidere se investire o meno su di voi. Pagare per essere pubblicati non rientra tra le opzioni, credetemi.
7. Evitare il self-publishing.
Auto pubblicarsi può sembrare una strada facile, soprattutto quando non si riesce a trovare qualcuno interessato al nostro lavoro. Personalmente ve la sconsiglio fortemente, per una lunga serie di motivi (di cui magari vi parlerò in modo più diffuso in un articolo dedicato), tra cui: la mancanza di una supervisione – e vi garantisco che serve sempre e comunque – e l’impossibilità di auto promuoversi, a meno di potere investire grosse somme in pubblicità o essere un influencer con decine di migliaia di follower.
8. Portare pazienza e non arrendersi.
Raramente riceverete risposte rapide. Tenete presente che le case editrici e le agenzie letterarie sono subissate di dattiloscritti. I tempi di lettura e di risposta sono tendenzialmente piuttosto lunghi. Mettete anche in conto una serie di rifiuti: è normale, fa parte del gioco.
Ricordatevi, però, che non essere accettati da una casa editrice non significa necessariamente che il vostro libro sia poco interessante. A volte, semplicemente, il nostro lavoro non può essere collocato in nessuna delle collane editoriali della c.e. prescelta oppure non è un testo che stanno cercando in quel preciso momento.
Continuate la vostra ricerca con serenità e soprattutto, se non avete all’attivo nessuna pubblicazione, cercate di individuare le case editrici disposte a valutare anche i lavori degli esordienti.
Spero che questa breve lista di consigli su come pubblicare un libro possa tornarvi utile per iniziare a muovere i primi passi nel mondo dell’editoria e della pubblicazione. Se l’argomento vi interessa, fatemelo sapere, sarà un piacere approfondire l’argomento nei prossimi articoli. 🙂
Alla prossima e buona scrittura!